Tiziana Campanella psicologa psicoterapeuta nasce a Putignano, una splendida cittadina immersa nel cuore della Puglia. Ama e adora ricordare le proprie origini, si trasferisce a Roma nel 2001 per laurearsi presso la Facoltà di Medicina e Psicologia all’Università La Sapienza.
Consegue la specializzazione nel 2008 di psicoterapeuta individuale e di gruppo a indirizzo bioenergetico presso la S.I.A.B. – Società Italiana di Analisi Bioenergetica – di Roma.
Nel 2010 è coautrice con Gaetano Infantino – dirigente psicologo psicoterapeuta presso il Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma C – del manuale Salute mentale e governance. Una cultura condivisa e le ragioni di una filosofia organizzativa, edito da Ilmiolibro.it
Nel 2013 è finalista al Premio Nazionale Giovani terapeuti organizzato dal II Congresso SIPSIC – Società Italiana di Psicoterapia - a Paestum, con La relazione terapeutica in analisi bioenergetica: una musica in grado di accordare.
Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo Nella mente di Jane. Emergere dal silenzio, edito da Edizioni Psiconline, un romanzo psicologico che fa luce sul divario tra reale e ideale che attanaglia molteplici personalità e caratterizza la società liquida e narcisistica dei nostri tempi e sul bisogno di una ricerca autentica di se stessi.
Nel 2014 pubblica con autori vari, Il narcisismo e La relazione terapeutica in Piedi come radici, mente come cielo. Manuale di analisi bioenergetica, edizioni FerrariSinibaldi.
Nel 2013 inizia la collaborazione presso il Centro Studi e Documentazione Luigi Attenasio – Vieri Marzi, presso il Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2, ex ASL Roma C, dove lavora tutt’ora in un progetto di empowerment di riabilitazione psichiatrica. Svolge inoltre attività clinica privata.
Appassionata da sempre di letteratura vive attualmente a Roma, che ama quanto la sua prima città.
“Bombardata. Colpita. Sventrata. Ancora una volta pugnalata al cuore.
Sembra che stia per narrare di nuovo l’inizio della mia storia. Ho la sensazione di camminare in circolo, sempre verso quella stessa maledetta direzione, in sella ad un cavallo che non è mio. Cerco a tutti i costi di afferrare le redini ma non ci riesco, mi sfuggono continuamente”.
Nella mente di Jane