Domenica 3 dicembre presso il Circolo Aternino di Pescara, alla presenza di un pubblico numeroso e molto interessato ed emozionato si è svolta la premiazione delle opere vincitrici del V Premio dell'Editoria Abruzzese.
La cerimonia è stata preceduta nella mattina dello stesso giorno da un incontro degli autori finalisti con la Giuria, a conclusione del quale dopo una attenta e difficile valutazione, la Giuria del Premio ha selezionato i vincitori.
I volumi Attenti al gradino di Giulio d'Amicone e Silenzio muto di Corrado Pace erano tra i finalisti del Premio e infine è risultato vincitore del V Premio dell'Editoria Abruzzese sezione Narrativa autore abruzzese, Silenzio muto di Corrado Pace.
La Giuria della quinta edizione del "Premio dell'Editoria Abruzzese" ha selezionato i volumi Silenzio muto di Corrado Pace e Attenti al gradino di Giulio d'Amicone tra i finalisti del Premio riservato a opere di narrativa di autore abruzzese.
Domenica 3 dicembre 2017 presso il Circolo Aternino - P.zza Garibaldi - Pescara, alle ore 10,00 gli autori finalisti incontreranno la commissione giudicatrice, alle ore 16,00 si terrà invece la cerimonia conclusiva e la premiazione.
Più libri più liberi la Fiera della Piccola e Media Editoria sta per iniziare, si svolgerà infatti a Roma dal 6 al 10 dicembre (ingresso dalle 10 alle 20).
In occasione della sedicesima edizione, la manifestazione si sposta dalla tradizionale sede del Palazzo dei Congressi al nuovo centro congressi della capitale, La Nuvola, progettata da Massimiliano Fuksas.
Gli ingressi si trovano su Viale Asia e Viale Europa, all’incrocio con Via Cristoforo Colombo.
Attenti al gradino (Il Grande detective) è una parodistica detective story ambientata a Roma, sapientemente intricata e molto divertente.
Intervistiamo l'autore, Giulio d'Amicone, critico cinematografico, e scopriamo chi è il Grande Detective e quale ingarbugliato caso si troverà a risolvere nonostante combini spesso dei guai.
Attenti al gradino (il Grande Detective) di Giulio d'Amicone è finalmente in libreria.
Un'indagine poliziesca condotta sul filo della parodia che ha come protagonista il Grande Detective (per gli amici GD).
“Il Segreto della Maddalena” il romanzo storico di Berardo Silvestri narra di vicende, in parte reali ed in parte frutto della fantasia dell'autore, che si inseriscono in un quadro generale caratterizzato da due grandi questioni: le lotte fra il papato e l'impero e le contrapposizioni interne alla chiesa fra l'ala tradizionalista e quella secolarizzata.
Interessante è la tesi che riguarda la leggenda del Santo Graal che si discosta dalle interpretazioni più note e "l’interpretazione che nel libro viene data del “Quadrato del Sator” che partendo da soluzioni già proposte in passato giunge a conclusioni inedite".
Il Segreto della Maddalena, il romanzo d'esordio di Berardo Silvestri, è in libreria.
Una storia che si svolge tra il nord della Francia, l'astigiano, Roma, Marsia, Brindisi e Gerusalemme alla ricerca del fantomatico "Santo Graal".
Una trama avvincente ricca di colpi di scena, che coinvolge fin dall'inizio il lettore al punto da fargli divorare le pagine successive.
Un romanzo che si legge tutto d'un fiato e che si ha voglia di rileggere ancora.
Lunedì 28 agosto alle 21,00 nella piazza antistante la domus romana a San Benedetto dei Marsi (Aq), Berardo Domenico Silvestri presenterà al pubblico il romanzo storico Il Segreto della Maddalena che sarà in tutte le librerie dal 24 agosto prossimo.
L'evento è organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di San Benedetto dei Marsi.
Nel corso della serata la Prof.ssa Renata Scurci leggerà e commenterà alcuni brani del libro.
Questo romanzo autobiografico, che prende il titolo dal verso di una poesia di Marina Cvetaeva, poetessa geniale e sofferente che fino alla morte ha lottato contro la “belva acquattata nel folto”, è ambientato in una clinica circondata dalla campagna.
In questo microcosmo asettico raccolto intorno a un giardino, la protagonista, ricoverata per una grave forma di depressione, racconta in prima persona il percorso che dall’inferno della malattia la conduce verso l’inaspettata salvezza, restituendole una comprensione nuova del mistero della vita.
Marzia. Due donne è il viaggio lungo un anno di una donna in continuo divenire.
Da un periodo un po’ grigio della propria esistenza in cui un mazzo di rose rappresenta l’elemento catalizzatore per una scossa, una rinascita, un cambiamento, fino alla trasformazione in una donna diversa, più consapevole, più forte.
Tutto accade in un negozio di scarpe fatte a mano a Milano sui Navigli. È qui che gli ignari avventori si imbattono in Ruben detto il Maestro, un uomo che ha la possibilità di incidere sui fili imperscrutabili del loro destino.
Finalmente anche per noi si avvicina la chiusura estiva.
Abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi e soprattutto dal mese di settembre saremo impegnati in tante iniziative, presentazioni, fiere, rassegne, che richiederanno da parte nostra molta energia e capacità di organizzazione.
Nick, il protagonista di “Solo perché ti senti bene”, è un manager rampante, che si muove disinvolto e sicuro di sé sullo sfondo appena accennato dell’Europa della crisi economica, collezionando conquiste e travolto dall’effimera vita notturna tra feste, club, alcol e amici.
Venerdì 30 giugno nella Sala Eventi della Libreria Feltrinelli di Pescara, un pubblico numeroso ha accolto Corrado Pace e il suo romanzo d'esordio Silenzio muto, Segmenti Editore e la bravissima prof.ssa Lilly D'Agostino che ha incantato il pubblico con le letture tratte dal romanzo.
Venerdì 30 giugno 2017 alle ore 18,00 Corrado Pace presenta il suo romanzo "Silenzio muto" presso la Libreria Feltrinelli, in via Milano ang. Via Trento - Pescara.
La Prof.ssa Lilly D'Agostino leggerà alcuni brani del romanzo.
Silenzio muto rappresenta l'esordio letterario di Corrado Pace, un autore poliedrico che coltiva diverse passioni tra le quali anche la pittura e la moda, ma più di tutte lettura e scrittura.
"Il mio corso di scrittura creativa l’ho seguito con maestri d’eccezione, prevalentemente russi e americani. Tra questi ultimi, Hemingway mi ha insegnato la scioltezza dei dialoghi e come far apparire le emozioni senza descriverle; e Steinbeck a scrivere di luoghi circoscritti entrando in profondità nelle vicende che vi accadono. Tra i russi, Tolstoy mi ha insegnato a dare sangue, vita e verità a un personaggio, Solzenicyn a scrivere con ironia di situazioni e personaggi negativi e Dostoevskij ad indagare nel mistero e nelle profondità dell’animo umano.
Per me leggere è vita, come scrivere. Non si è scrittori senza essere, prima, forti lettori."